Il Castello Svevo di Bari, storicamente attribuito a Ruggero II il Normanno, sorge nel 1131 su preesistenti strutture abitative bizantine. Tra il 1233 e il 1240, Federico II di Svevia recupera all’uso l’impianto normanno danneggiato dal duro intervento di Guglielmo il Malo che, nel 1156, si era imposto con la forza alla popolazione barese, restia ad accogliere il nuovo dominatore. Il nucleo normanno-svevo è a pianta trapezoidale, con una corte centrale e quattro alte torri angolari fortemente bugnate.
Il complesso della chiesa e del convento di Santa Chiara trae origine da una chiesa fatta costruire nel XIII secolo dai Cavalieri dell’Ordine Teutonico, intestata a S. Maria degli Alemanni. La denominazione attuale risale al 1492 quando la chiesa fu affidata alle monache dell’Ordine di Santa Chiara con la possibilità di costruire un monastero. Dopo diverse destinazioni d’uso, oggi l’ex Convento è stato destinato ad ospitare la sede della Soprintendenza.