CASTELLO SVEVO DI BARI: un nuovo percorso racconta la storia del monumento

Il Castello Svevo di Bari presenta un nuovo percorso di visita, risultato del progetto “Percorsi digitali nel Castello Svevo di Bari”, realizzato nell’ambito del PON Cultura e Sviluppo 2014-2020 finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.

Una nuova veste, dunque, per l’imponente fortezza pugliese risalente al XIII secolo, oggi adibita a sede museale, che con la sua mole rappresenta uno dei più importanti e noti monumenti della città.

Grazie a video, riproduzioni 3D e modelli tattili – tutti strumenti elaborati anche in LIS – gli ambienti del Castello prendono vita e si intrecciano al vissuto dei personaggi che li hanno animati e vissuti. Il percorso narrativo, ampliato e largamente accessibile, è la nuova tappa del progetto di ristrutturazione del Castello, avviato a giugno con la realizzazione del video-mapping “Prima del Castello” e che culminerà alla fine dell’anno con un’esposizione rinnovata dei reperti archeologici scoperti durante gli scavi.

Il percorso si snoda attraverso diversi ambienti del Castello, in un’esperienza immersiva e coinvolgente che, grazie a tecnologie avanzate e innovative, offre ai visitatori l’opportunità di fare un viaggio nel tempo e vivere la storia del Castello in modo interattivo.

Al pianterreno, nella Sala Sveva, si approfondisce il paesaggio e la relazione del Castello con il mare attraverso l’utilizzo della tecnica dell’edge blending (che combina più proiettori per creare un’immagine unica), video-mapping e proiezioni su modelli 3D.
Al primo piano, nella Sala Aragonese, la storia del Castello si snoda attraverso le varie fasi storiche; qui, inoltre, si trova un approfondimento sull’alimentazione rinascimentale.
Nella Sala Bona Sforza, un’installazione artistica digitale site specific celebra la regina Bona Sforza che, con la madre Isabella d’Aragona, ha apportato significativi cambiamenti al Castello. Infine, nella Torre dei Minorenni, un filmato rende omaggio alle numerose ambientazioni di Bari utilizzate come set cinematografici negli ultimi cinquant’anni, icone del panorama nazionale e internazionale.

Un progetto ambizioso, in grado di spostare il piano dell’attenzione dalle sale al racconto complessivo, frutto della volontà di sperimentazione e di rendere la fortezza sempre più distintiva e attrattiva nell’ampio panorama culturale italiano.